Storia e monumenti di Roccamare in Toscana

 

Roccamare è una località con una storia che non affonda certo le sue radici in un lontanissimo passato remoto. Il primo agglomerato urbano è relativamente recente (fine ‘800) ed era prevalentemente rurale.
Dal passato però ha saputo acquisire una forte identità e ha portato fino ai giorni nostri alcune delle torri di avvistamento che tra il ‘400 e ‘500 si costruivano sulla costa, per difendersi dalle incursioni dei pirati saraceni.

La Torre Balbo, dello Sparviero e Hidalgo

Si tratta di quella che oggi è la Torre Balbo che svetta sulla sommità del promontorio di Punta Ala e che fu fatta costruire da Eleonora di Toledo nel 1557, dopo l’avvenuta conquista di questa parte di territorio della famiglia De Medici.

Allora il promontorio si chiamava Punta Troia ed era pressoché disabitato, in quanto la Maremma non aveva vie di comunicazione ed era anche stata colpita da un’epidemia di malaria.
Neppure il vicino Granducato di Toscana si curò molto di questi luoghi che rimasero quasi del tutto incontaminati fino a fine ‘700, quando arrivò Ferdinando III.
Prima della torre quadrata Balbo ne fu eretta un’altra sempre a scopo difensivo sull’isolotto che oggi è detto “dello Sparviero“, da parte della famiglia degli Appiani di Piombino e una terza, a cui fu dato nome di Torre Hidalgo fatta erigere da Jacopo IV degli Appiani.

Foto torre Hidalgo presso Punta Ala vicino Roccamare

Nei secoli questo promontorio passò sotto diverse dominazioni di famiglie nobili, fino a quando lo acquistò Italo Balbo nel ’31 colpito dalla sua bellezza e dalla natura rigogliosa fatta di macchia mediterranea.
Lo stesso Balbo, che soleva fare voli di prova sulla costa tirrenica, lo ammirò dall’alto e notando la somiglianza del promontorio con l’ala di un gabbiano volle cambiare il nome originario, poco consono a un ministro del fascismo.

Restaurò tutto il castello, lo ampliò e creò degli spazi disboscando parzialmente la zona di pertinenza, dalla quale si gode ancora oggi un panorama eccezionale.
Il castello fu poi confiscato a Balbo e, anche se i suoi eredi riuscirono a riaverlo, lo vendettero nel ’59 e oggi è una delle zone turistiche più rinomate di tutta la Maremma con un complesso di pregio che vanta anche un porto con più di 800 posti barca. E’ qui che si sono preparati anche gli skipper di “Luna Rossa”.

Arte moderna a Roccamare

Anche se l’attuale Roccamare è un centro di recente costruzione può vantare delle ville che sono considerate un riferimento per gli architetti di oggi e che si trovano nell’immensa pineta di Punta Ala e, tra queste, c’è anche quella dello scrittore Italo Calvino.

Tra le più belle ricordiamo Villa Bartolini, costruita su progetto dell’architetto Ernesto Nathan Rogers nel ’57 e che è stata anche riconosciuta dai Ministero dei Beni Culturali e Paesaggistici come oggetto d’interesse artistico per la comunità.

Villa Bertini e Villa Verusio furono costruire contemporaneamente nel 1962 e hanno ampie vetrate senza soluzione di continuità, a favore di una natura rigogliosa come quella del promontorio dove sorgono.
Villa Settepassi è stata l’ultima in ordine cronologico a essere costruita nel 1986, ma su un progetto pensato 30 anni prima. La sua struttura rustica si adatta perfettamente ai declivi del terreno e ne fa un simbolo delle ville di campagna, il cui modello è stato più volte ripreso per altri complessi di lusso.

Le ville oggi arrivano essere circa 200 e sono diventate un luogo esclusivo di vacanza a due passi dal mare e con una vista mozzafiato, valorizzata dalla grande tranquillità di questa pineta che si estende su tutto il territorio di Roccamare.